Saggi sul World Mayor
Aldo D'Achille Sindaco di San Bellino, Italia Di Matteo Dalle Fratte, Senior Fellow, City Mayors Foundation OTHER ESSAYS: Mayor of Ankara ||| Mayor of Braga ||| Mayor of Bratislava ||| Mayor of Grigny ||| Maire de Grigny (Français) ||| Mayor of Mannheim ||| Mayor of Raqqa ||| Mayor of Rotterdam ||| Mayor of Saint-Omer ||| Maire de Saint-Omer (Français) ||| Mayor of San Bellino ||| Sindaco di San Bellino ||| |
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IL SAGGIO (English version) Aldo D’Achille è nato nel 1971 a Lendinara, un paese limitrofo a San Bellino. Il suo istinto per la condivisione e lo spirito comunitario che lo contraddistinguono sono legati alle esperienze della sua prima giovinezza. Dopo aver perso il padre a soli sette anni, si trasferisce con la madre nella casa dei nonni a San Bellino. Da allora, la vita del piccolo Aldo cambia radicalmente. Da figlio unico, si ritrova a far parte di una grande famiglia patriarcale, essendo la mamma una di nove figli. Il nonno, uomo di grande praticità ed efficienza, ricoprì il ruolo paterno per il giovane Aldo. Circondato dal dinamismo e dall’affetto dei numerosi parenti, la vita di campagna e il lavoro nei campi diventarono tra le sue prime esperienze educative di sensibilizzazione sociale e ambientale. La mamma era impiegata all’ufficio anagrafe del Comune di San Bellino. Al ritorno da scuola, Aldo si fermava spesso nel suo ufficio dove svolgeva i compiti scolastici, intrattenuto dal viavai di cittadini e visitatori. L’attività sportiva è sempre stata un altro elemento essenziale nella vita di Aldo. Iniziò infatti giovanissimo a giocare a rugby, che diventò per molti anni uno dei suoi principali passatempi. Aldo è convinto che lo spirito di squadra, caratteristico di questo gioco, sia stato un fattore fondamentale per la sua formazione. Insieme allo sport, un altro grande protagonista nella sua vita e crescita personale fu il coinvolgimento in diverse associazioni di volontariato. Il lavoro di gruppo comunitario, l’attenzione all’educazione e alle persone più bisognose diventarono presto per lui valori molto importanti. È proprio nell’ambiente associazionistico che incontrò nel 1991 Elena, con la quale si sposerà pochi anni dopo e avrà con lei due figlie, Maria Sole e Allegra. Nel 1994 decise di obiettare al servizio militare obbligatorio dedicando l’anno di servizio civile come assistente presso una casa di riposo per anziani. Gli studi all’università si focalizzarono su due grandi temi: l’anima e il corpo. Nel 2000 ottenne il Magistero di Scienze Religiose all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Bologna e, nel 2002, la Laurea in Scienze Motorie presso l’Università di Medicina e Chirurgia di Verona. Completati gli studi principali, si diplomò anche in Massofisioterapia e acquisì le specializzazioni del Ministero della Pubblica Istruzione per l’insegnamento nelle scuole superiori statali. Ottenne successivamente la cattedra di Religione presso l’Istituto Tecnico Agrario di Sant'Apollinare. La professione di insegnante è diventata per lui una fucina di studio e ispirazione, e un’affascinante opportunità di scambio d’idee e di opinioni con colleghi e studenti su temi agrologici e ambientali. La sua esperienza politica inizia nel 1999 quando fu invitato dall’allora sindaco di San Bellino a candidarsi nella sua lista civica. Dopo esser stato eletto membro del Consiglio Comunale, fece presto parte delle Commissioni Statuto e Regolamenti, Agricoltura e Ambiente, Attività produttive e Biblioteca. Nel 2001 intensifica il suo impegno pubblico diventando assessore alle Politiche Sociali. Viene successivamente rieletto alle elezioni del 2004 e del 2009, confermando il suo ruolo di Assessore alle Politiche Sociali e alla Famiglia. Dopo dieci anni di esperienza amministrativa, decide di candidarsi alla carica di sindaco con una lista chiamata “Scegli per San Bellino”, un gruppo diversificato composto per la maggioranza di giovani professionisti del territorio. Col suo team, vinse le elezioni comunali sia nel 2014 che nel 2019. Aldo è convinto che i giovani hanno ruolo molto importante da svolgere in politica, non solo per la loro visione moderna della realtà, ma specialmente grazie al loro istinto di ‘osare’ per migliorare il futuro di una comunità. Lo stimolo per lo studio e l’investigazione su temi e sulle strategie che possano sviluppare al massimo le potenzialità di un’amministrazione locale sono elementi caratteristici della personalità di Aldo. Nel 2015 decise di richiedere una consulenza al professor Edgar José Serrano, docente del corso Master Internazionale in Local Development presso l’Università di Padova. La richiesta partiva dal desiderio di indagare sulle azioni locali che potessero migliorare effettivamente la realtà dei cittadini e i metodi per metter in atto le azioni stesse. Tra i risultati di questo studio, l’amministrazione di San Bellino deliberò di sostituire nel proprio statuto comunale il termine ‘partecipazione’ con ‘coinvolgimento’. Una scelta che mira a dare ai cittadini una sorta di co-responsabilità amministrativa con lo scopo di fortificare il sentimento civico e il rispetto del proprio territorio e di chi ci vive: uomini, animali e piante. Tra i progetti innovativi già attuati con successo dall’amministrazione di San Bellino se ne ricordano alcuni qui di seguito: • Il PEBA, il piano di eliminazione delle barriere architettoniche che fa di San Bellino il primo comune in Italia a raggiungere questo incredibile traguardo. • La Tartufaia sperimentale, che vede l’alberazione di oltre 400 querce micorizzate per produrre tartufi, con lo scopo di dare una nuova skyline al territorio e una rinnovata leva economica all’agricoltura locale. • Il progetto regionale ideato dal Comune di San Bellino ‘Ridiamo il sorriso alla pianura Padana’, che si dedica alla donazione di piante ai cittadini. In 40 giorni sono state prenotate 70 mila piante in oltre 400 comuni aderenti nella regione. • Un referendum pubblico per la scelta della nuova toponomastica nel territorio comunale. I cittadini hanno potuto non solo votare tra una vasta gamma di personalità, ma hanno anche avuto l’opportunità di approfondire la storia e i valori di uomini e donne celebri del territorio e non solo. • Il ‘Monumento verde diffuso alla memoria’ riguarda il coinvolgimento di giovani e adulti del Comune per ricordare i martiri del rastrellamento fascista. Il progetto si rinnova ogni anno con una nuova fase di alberazione dei viali di accesso al paese, assegnando ad ogni nuova pianta il nome di uno dei 43 martiri di Villamarzana. L’impegno di Aldo in politica e l’amore per il territorio del Polesine lo portò a candidarsi come consigliere regionale nelle elezioni nel 2020, con una campagna elettorale girata tutta in bicicletta. Non è stato eletto per pochissimi voti, ma per lui fu un’esperienza magnifica. Aldo non è solo un sindaco all’avanguardia con visioni etiche, civiche e sociali di straordinario livello, ma è anche un uomo dotato di una eccezionale positività e cordialità. Il suo modello non solo ispirerà i governi locali di ogni paese e città, ma affiderà ai giovani un testimone di una politica fatta di competenza ed armonia, dove gli investimenti non sono indirizzati solo sui temi, ma sul coinvolgimento concreto di una comunità che vive e cresce insieme ai suoi amministratori. |