World Mayor 2020

World Mayor vote 20/21
Aldo D'Achille
Sindaco di San Bellino, Italy
risponde alle vostre domande

World Mayor ha invitato i partecipanti al Progetto 2021 a porre domande ad Aldo D'Achille. Tra le domande pervenute alla Fondazione, una selezione rappresentativa di esse è stata inoltrata al Sindaco. Aldo D’Achille risponde con chiarezza, premura e in dettaglio. INTERVIEW IN ENGLISH




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L'INTERVISTA

Domanda di Valeria G., San Bellino:
Cosa ti ha spinto ad entrare in politica e candidarti a Sindaco di San Bellino?

Il sindaco D’Achille risponde:
Scegliere di fare il sindaco può essere anche una scelta emotiva ma voler fare il sindaco è una scelta di responsabilità che nasce e si prepara negli anni e non può essere improvvisata. Così è stato per me. Per svolgere appieno e in modo efficace questo ruolo a mio avviso sono necessari almeno tre ingredienti: passione, competenze che si acquisiscono negli anni e una visione.

Ciò che mi ha spinto ad entrare in politica è stata la passione civica che declinavo a 19 anni in esperienze di associazionismo che mi hanno portato poi a candidarmi e ad entrare in consiglio comunale nel 1999. Da allora con diversi ruoli ho continuato ad alimentare questa passione, prima come consigliere comunale, poi come assessore, vicesindaco e dal 2014 ad oggi come sindaco.



AMAZON Corporation

Domanda di M.T., Rovigo:
San Bellino è una piccola città con Amazon, una delle più grandi aziende del mondo, alle sue porte. Vedi la sua presenza come una minaccia o un'opportunità? Se quest'ultimo, come collabori con Amazon.

Il sindaco D’Achille risponde: Il mio piccolo comune è spesso considerato periferia ma ritengo che non esista periferia se riesci ad offrire quei servizi essenziali che mantengano la qualità della vita e un ritmo umano per i suoi abitanti. Ho lottato e ottenuto nel 2017 che il comune di San Bellino fosse il primo piccolo comune veneto cablato interamente in fibra FTTH: uno strumento che concorre ad evitare lo spopolamento ed ha favorito l’insediamento di nuove aziende. Solo se puoi mettere le persone nelle condizioni di avere i servizi necessari per il proprio lavoro, anche in un piccolo comune, queste persone sceglieranno di vivere o di restare a vivere nelle piccole realtà comunali, diventando così testimoni credibili della qualità della vita che ci può essere nelle piccole comunità, oltre ad essere un importante baluardo per la tutela del territori.

Il Comune di San Bellino nella sua zona industriale condivisa con il Comune limitrofo ospita il parco fotovoltaico più grande d’ Europa che oggi fornisce energia pulita ad oltre 20.000 famiglie; nella stessa area si è insediato il colosso dell’e-commerce Amazon che oggi offre lavoro ad oltre 2000 addetti. In fase di negoziazione iniziale, prima dell'insediamento, si è concordato che 900 posti saranno a tempo indeterminato nell'arco di tre anni; ad oggi, a distanza di 9 mesi, sono già 600. Il vantaggio per il territorio tutto con assunzioni a tempo indeterminato è multifattoriale perché permette a quelle persone e alle loro famiglie di stabilizzarsi nelle comunità limitrofe e di fare scelte di vita e abitative stabili. La presenza di Amazon ha favorito uno sviluppo economico in aziende che lavorano come fornitori, bar, ristoranti, palestre e tra i privati che hanno deciso di affittare una casa o posti letto. In una visione d'insieme e ponendo i giusti correttivi politici per le realtà commerciali tradizionali ma essenziali per il tessuto sociale ed economico del territorio credo che ci siano margini per una possibile e positiva convivenza.


Domanda di Gabriela P., Rovigo:
La presenza del centro logistico di Amazon, che impiega il doppio di persone rispetto ai residenti di San Bellino, cambierà la nostra piccola città. Come sarà secondo te San Bellino tra 10 anni?

Il sindaco D’Achille risponde:
Dalla sua domanda mi sento risuonare in testa una richiesta più profonda: come tutelare una piccola comunità, mantenerla coesa ed in grado di gestire l’impatto di queste grandi realtà commerciali? In primis abbiamo scelto di collocare queste realtà fuori dal contesto del centro abitato e abbiamo realizzato una serie di ciclabili che permettono ai residenti o chi sceglie di venire a vivere anche se per breve tempo nella tranquillità di un piccolo paese di muoversi in modo sostenibile per accedere al posto di lavoro. Abbiamo in questi anni eliminato le barriere architettoniche nell'intero paese, aumentato il decoro urbano e la manutenzione delle strade, creato buoni servizi essenziali per mantenere una qualità della vita e lavorativa anche da remoto (tutta la realtà comunale è cablata in fibra FTTH), è presente l’infermiere gratuito di comunità, sono state aumentate le aree verdi con la creazione di viali alberati, un parco da 8000 m² concluso e inaugurato nel 2019 (primo parco pubblico al mondo dedicato a Luigi Masetti, il primo ciclo turista al mondo, si è creata una tartufaia di comunità, oltre 300 alberi con le radici micorizzate con diversi tipi di tartufi per sperimentare una nuova leva economica da offrire poi al mondo dell'agricoltura perché da intensiva ed industriale si converta gradualmente in rigenerativa per il suolo e ricostruisca i filari di piante micorizzate nelle campagne. Se la nostra sperimentazione avrà successo potremmo offrire all'imprenditoria agricola un nuovo business che prevede la piantumazione di nuovi alberi nel perimetro delle campagne. Stiamo procedendo con il progetto “I pilastri della terra”: l’eliminazione delle colonne della telefonia con l'interramento dei cavi e la loro sostituzione con la piantumazione al loro posto di querce piramidali.

Ritengo che questo paese sia già proiettato verso i prossimi 10 anni! L'unico elemento deficitario è trovare un modo efficace per comunicarlo e permettere anche da fuori provincia e regione di essere scelto per venire ad abitarci o per recuperare alcune pratiche o azioni e trasferirle in altre realtà. Su questo dobbiamo ancora continuare a lavorare!


Domanda del Dott. Andrea M., Italia:
Cosa hai fatto affinché le piccole imprese possano beneficiare della presenza di Amazon?

Il sindaco D’Achille risponde:
Oltre ad una campagna informativa sulle possibilità offerte per dare un mercato internazionale alla propria impresa, si è puntato su un sostegno mirato alle piccole realtà commerciali che devono sopravvivere e sono il cuore della comunità. Abbiamo cercato di metterlo a sistema in diversi modi: sostegni mirati per uniformare le realtà commerciali con la donazione di tende esterne identiche in ogni negozio, favorendo così un decoro urbano che renda piacevole vivere e passeggiare nel centro storico per renderlo attrattivo e abbiamo tolto le tasse per l’utilizzo del plateatico, uno spazio pubblico esterno concesso gratuitamente ai negozi del centro pari alla superficie del negozio stesso allo scopo di permettere così di posizionare tavolini e sedie all’aperto, misura utile anche nella prevenzione alla diffusione del Covid 19 in questo periodo di pandemia.

Nel mio comune chi è in difficoltà economica tra i cittadini non riceve denaro ma buoni spesa numerati che può esclusivamente utilizzare nei piccoli negozi locali. Un modo indiretto per sostenere le piccole realtà oltre ad una strategia per l’amministrazione per comprendere dove le risorse economiche di chi le richiede vengono spese, evitando così l’utilizzo improprio di denaro pubblico in gioco d’azzardo o sigarette e alcool. Ci sono casi in cui vengono utilizzati quei buoni solo per l’acquisto di farmaci e questo diventa un feedback importante per l’assistente sociale a supporto poi di quella famiglia.

Alcuni esercizi commerciali oltre a poter sfruttare la piattaforma di Amazon Marketplace per un canale commerciale che ha una logistica diffusa in modo capillare nel mondo (Vetrina Made in Italy, offre uno spazio dedicato alle eccellenze del nostro Paese, con particolare riguardo ai prodotti artigianali e agroalimentari regionali, ben 14000 piccole e medie imprese italiane utilizzano la piattaforma internazionale). Alcune imprese locali hanno realizzato convenzioni con Amazon offrendo scontistiche ai dipendenti per accedere a livello locale a palestre, per le consumazioni in pizzerie e ristoranti del territorio, scontistiche nei supermercati. Queste sono solo alcune scelte possibili per le persone e le piccole imprese del territorio...ma cosa si profila nel prossimo futuro? L’ultima idea accolta dai manager di Amazon è stata quella di supportare l’unico Istituto Statale Tecnico Agrario della provincia di Rovigo che i mesi scorsi aveva una grande quantità di fiori invenduti. Amazon in cambio di questi fiori ha donato non denaro ma una macchina agricola per l'azienda didattica della scuola. Poi quei fiori li ha donati a tutte le famiglie del mio comune.

In questo periodo stiamo dialogando con i manager del magazzino locale e ricercando contatti sul territorio con associazioni certificate e ONLUS che provvedano con le eccedenze di cibo presenti sui magazzini o con prodotti alimentari prossimi alla scadenza, ad aiutare famiglie in difficoltà non solo sul territorio della provincia di Rovigo.
Un pensiero divergente e progetti condivisi possono a livello locale rendere più a “misura d’uomo” anche una realtà standardizzata come Amazon.


Domanda di Luca S., Milano:
In qualità di persona che mira a proteggere l'ambiente e rafforzare la sostenibilità, crede che il modello di business di Amazon danneggi o avvantaggia questi obiettivi?

Il sindaco D’Achille risponde:
Il modello capitalistico che Amazon utilizza risponde ad un libero mercato ed è alimentato sempre più in questa direzione dai consumatori che in questo periodo di pandemia trovano in questa azienda una risposta ai loro bisogni. Rispondere alla domanda che mi viene posta non è facile perché tocca un tema, l'ambiente, al quale credo e nel quale mi impegno come sindaco dedicando tempo ed energie con progetti mirati, da molti anni. La diminuzione delle emissioni di anidride carbonica, un'agricoltura e un tipo di allevamento sostenibili, non intensivi, che considerino il suolo una risorsa da tutelare, la ricerca di modalità naturali per lo stoccaggio del carbonio e lo sviluppo di interventi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici credo siano azioni necessarie e non più eludibili. Per rispondere alla domanda ho cercato di analizzare l'azienda Amazon senza preconcetti ma ricercando dati che ci permettano di fare analisi e valutazioni scevre da pregiudizi. Ho pensato che servisse proprio una visione d'insieme osservando Amazon non solo per il suo impatto sul territorio del mio comune ma per le scelte green e gli obiettivi che l’azienda stessa si è posta cercando così di abbozzare una risposta sulle scelte che sta facendo a tutela dell'ambiente.

Nell'ottobre 2020 Amazon insieme a Global Optimism ha lanciato The Climate Pledge: un programma concreto per raggiungere con 10 anni di anticipo i risultati dell'Accordo di Parigi sul clima e per ridurre a zero le emissioni nette di carbonio delle loro operazioni entro il 2040. Si stanno impegnando a potenziare la loro infrastruttura globale per raggiungere l'80% di energia rinnovabile entro il 2024 e il 100% entro il 2030 sulla strada della neutralità carbonica entro il 2040.

Stanno lavorando intensamente in Italia per rafforzare il Climate Pledge, coinvolgendo anche molte aziende private e pubbliche.

Amazon investirà 100 milioni di dollari nel Right Now Climate Fund per ripristinare e proteggere le foreste di tutto il mondo in collaborazione con l'ONG statunitense Nature Conservancy. Il Right Now Climate Fund aiuterà a rimuovere decine di milioni di tonnellate di carbonio dall'atmosfera durante tutto il progetto e a creare opportunità economiche.

Per supportare il programma The Climate Pledge hanno messo in atto diverse iniziative:

• Progetti di energia sostenibile: Amazon è il più grande acquirente di energia rinnovabile in Europa, con 206 progetti di energia solare ed eolica. Il totale delle iniziative di energia rinnovabile comprende 71 impianti eolici e solari su scala industriale e l'installazione di 135 tetti fotovoltaici su centri di distribuzione e smistamento situati in tutto il mondo, di cui 6 in Italia a Passo Corese (RI), Colleferro (RM), Torrazza Piemonte (TO), Vercelli, Casirate d'Adda (BG) e Castelgugliemo/San Bellino (RO). Per quest’azione di mitigazione ambientale anche il mio territorio comunale è coinvolto!

• Energie rinnovabili: Amazon è sulla buona strada per alimentare le loro operazioni aziendali con il 100% di energia rinnovabile entro il 2024. Nel 2019, hanno raggiunto il 42% di energia rinnovabile in tutta la loro attività. A dicembre 2020, Amazon ha 127 progetti solari ed eolici in tutto il mondo, di cui due in Sicilia, che hanno la capacità di generare oltre 6.500 megawatt e fornire più di 18 milioni di megawattora di energia all'anno. Nello specifico, gli impianti solari in Sicilia sono impianti agro-solari: i progetti combinano la produzione di energia rinnovabile con la coltivazione agricola, che utilizza parte dell'energia prodotta.

• Imballaggio sostenibile: Amazon ha creato il programma Frustration-Free Packaging per incoraggiare i produttori a confezionare i loro prodotti in imballaggi facili da aprire e riciclabili al 100%, pronti per la spedizione ai clienti senza la necessità di una scatola di spedizione aggiuntiva. Dal 2015 hanno ridotto del 33% il peso degli imballaggi in uscita ed eliminato oltre 900.000 tonnellate di materiale da imballaggio, l'equivalente di 1,6 miliardi di scatole di spedizione.

• Edifici sostenibili: si impegnano a mantenere i loro edifici con i più elevati standard di progettazione sostenibile corredati da certificazioni internazionali. Si impegniamo anche con programmi leader del settore che supportano la transizione a zero emissioni di carbonio nell'ambiente.

• Infrastruttura di riciclaggio: stanno lavorando per affrontare i materiali che sono più difficili da riciclare nelle loro operazioni. Stanno lanciando il riciclaggio di film plastici in più di 55 centri di distribuzione in tutta la loro rete. Attraverso questo programma, prevedono di riciclare più di 7.000 tonnellate di film plastico all'anno, oltre alle 1.500 tonnellate di plastica già riciclate annualmente in Europa.

• Buste postali riciclabili: hanno lanciato una busta postale imbottita in carta completamente riciclabile che protegge i prodotti durante la spedizione occupando meno spazio durante il trasporto. Ciò garantisce che le consegne ai clienti arrivino intatte e in imballaggi riciclabili con una minore impronta di carbonio. Il modello di Amazon danneggia o avvantaggia la sostenibilità?

Come sindaco mi sento di dire: ai posteri l’ardua sentenza!


POLITICA LOCALE E REGIONALE

Domanda di Lorenzo R., Rovigo:
Viviamo entrambi in Veneto dove La Lega domina il dibattito politico. Dovresti essere più esplicito nella tua critica alla politica di destra?

Il sindaco D’Achille risponde:
La comunità deve prendersi cura della comunità. Questa è l’azione di facilitazione che ho cercato di mettere in atto in questi anni, perché i politici cambiano ma una comunità formata e consapevole è una comunità attiva.

Non mi esprimo contro qualcuno ma da anni punto a concretizzare politiche attive che siano d’esempio e praticabili sia per amministratori di destra che di sinistra. Il motto che dico sempre, da coordinatore per la regione del Veneto dell’associazione dei Comuni Virtuosi é “Vietato non copiare” ciò che c’è di buono, senza strillare, ma dimostrando con i fatti il cambiamento possibile anche in politica. Ciò che viene fatto e valorizza la comunità va copiato e messo a sistema...energia spesa non contro qualcuno, ma oltre! Se devo esprimermi per dire cosa non condivido delle posizioni leghiste posso dire che principalmente non riesco ad accettare la comunicazione che attribuisce la causa di ogni problema sempre ad altri, nello specifico soprattutto ad immigrati o extracomunitari. Nel mio modo di vedere la politica questo approccio non è contemplato, alimenta paure e blocca ogni cambiamento attivo perché delega passivamente chi ha il potere di risolvere ogni problema e con qualsiasi mezzo. Sono per una politica dell'inclusione; molte persone non hanno scelto dove nascere, ma nel rispetto dei diritti e delle leggi ritengo debbano scegliere dove vivere. In questi anni tutta la mia politica attiva è stata fatta trasparire in ogni opera pubblica che ho realizzato: il coinvolgimento è stata la mia grande forza, perché oltre all'opera in sé c'è un grande valore sociale e culturale.

Un esempio fra tutti: ho realizzato l'ascensore presso l'edificio comunale per abbattere le barriere architettoniche e parte dell'importo ho preteso che venisse da un crowdfunding. Non mi mancavano i soldi per poter realizzare quell'opera ma ho scelto questa modalità perché quell'opera assumesse un valore culturale e di corresponsabilità nella sua realizzazione anche da parte dei cittadini. E così molte altre opere pubbliche anche di minor valore come ad esempio una fontana del paese, in rovina e non funzionante da oltre vent'anni: per il suo restauro ho chiesto di poter avere, in uno stage formativo, studenti delle scuole tecniche superiori che con badile e piccone hanno dato inizio ai lavori predisponendo l'impianto di tubi e comprendendo così la fatica che sottende la realizzazione di un'opera reale e concreta. Nella seconda fase è stato dato l’incarico ad una ditta specializzata che ha concluso l'opera. Avrei potuto fin dall'inizio chiamare dei professionisti ma ritengo che quegli studenti non dimenticheranno mai il lavoro vero che hanno svolto e non danneggeranno quell'opera perché in parte è stata realizzata grazie a loro. Questo è lo specifico della mia politica: le opere “importanti” nel mio comune si fanno in questo modo, perché la cosa pubblica possa essere narrata come la vera ricchezza di una comunità.


Domanda di Jean-Luc S., Rovigo:
Collabori con altri sindaci di Rovigo per affrontare i punti deboli della provincia e valorizzarne i punti di forza?

Il sindaco D’Achille risponde:
Il sindaco amministra tutto ciò che è vivente: persone, animali, alberi.

Con alcuni sindaci ai diversi tavoli tematici c'è una profonda intesa, una visione condivisa ma con altri è molto più difficile. Serve una strategia Europa, una strategia Italia, una strategia Veneto e una strategia Polesine che obblighi il dialogo politico all'interno di linee d’indirizzo chiare e condivise sui cambiamenti climatici, il calo demografico, il lavoro, la tutela ambientale e così via.

L’italia occupa lo 0,5% della Terra, e ci vive lo 0,83% dell’umanità. Le condizioni bio climatiche sono uniche al mondo, permette alla penisola di essere la prima nazione al mondo per biodiversità:

• 7.000 differenti vegetali, segue il Brasile con 3.000;
• 58.000 specie di animali, segue la Cina con 20.000;
• 1.800 vitigni spontanei da uva, segue la Francia con 200;
• 997 tipi di mele, in tutto il mondo ne esistono 1.227;
• 140 tipi di grano, seguono gli USA con 6.

L’Italia possiede il 70% del patrimonio artistico dell’umanitá, il rimanente 30% è sparso in tutto il resto del pianeta. In pratica sembriamo il giardino dell’Eden, ma molti non lo colgono e non lavorano per accrescere queste potenzialità tanto che poi siamo il paese tra i meno “green” in Europa; qui in media tre quarti del trasporto merci terrestre viaggia su strada (76,4%) e meno di un quinto (17,4%) su ferrovia; la quota restante (6,2%) si muove attraverso vie d’acqua interne che presentano porti fluviali poco attrezzati e spesso collegati male con le reti viarie, ferroviarie e strutture logistiche della penisola. Su quest'ultimo aspetto vanno innestate le riflessioni che riguardano il Polesine, in cui è collocato il mio comune. La provincia di Rovigo è la Mesopotamia d’Italia. Si estende tra i due più grandi fiumi d’Italia, il Po e l’Adige, con all’interno un territorio pianeggiante che va dall’entroterra al mare attraversato da una rete di 880 canali per una lunghezza di 2050km ma con pochissimi abitanti, 235.000. Il Veneto è una regione con 5 milioni di abitanti, 600.000 partite iva, 150 miliardi di pil, ma che soffre di una emigrazione importante di giovani, ben 30000 all’anno scelgono di andarsene. Per questo c'è una grande responsabilità politica!

La politica deve lavorare con lo sguardo delle regole ma anche con uno sguardo immaginativo, non piegata solo al domani ma già rivolta al dopodomani. Serve una politica tesa a lavorare perché i luoghi di retrovia diventino luoghi di avanguardia. Uno sviluppo duraturo ci può essere solo se nessuno viene lasciato indietro. Sono consapevole che lo sviluppo locale non può essere realizzato da un solo paese per quanto possa essere virtuoso e brillare di luce propria: le luci vanno federate perché le luci da sole sono circondate dal buio!

Dovremmo con le nostre azioni amministrative arrivare a “dare le chiavi” dei nostri paesi ai giovani perché solo così potremmo cambiare la strada percorsa fino ad oggi. Ho scelto un Consiglio Comunale composto interamente da giovani con competenze diversificate e con i miei 50 anni sono il più vecchio per età ed esperienza amministrativa: loro sono una fucina d’idee e ti stimolano a dare sempre il massimo e a rilanciare la politica per il territorio con azioni e progetti sempre nuovi.

Da qui con i 50 colleghi sindaci della provincia di Rovigo dovremmo partire, dall'inserire nuova linfa giovane all'interno dei Consigli Comunali e nel fare scelte basate su dati oggettivi necessari per fare riflessioni tecniche e azioni politiche. I 50 sindaci della provincia sono in connessione tra loro e quotidianamente si confrontano sulle difficoltà ma anche sulle potenzialità da valorizzare nell’intera provincia.

Il Polesine con le sue particolarità è un territorio a vocazione turistica, ma quello che ci serve non è il turismo di massa, veloce e di consumo, ma un turismo lento, fatto di esperienze uniche, che punti alla qualità e che dia valore all’ambiente. Dobbiamo promuovere il nostro paesaggio, la nostra cultura, le nostre tradizioni e i nostri prodotti tipici che possono diventare un importante volano di ripresa economica. Il Polesine può integrare i percorsi in bicicletta con le vie d’acqua; qui è nato Luigi Masetti il primo cicloturista al mondo, nel territorio che presenta il fenomeno naturale e sorprendente dei gorghi; il turismo balneare e naturalistico nel nostro Delta del fiume Po, che non ha nulla da invidiare alla Camargue, con i fenicotteri rosa e l’eccellenza dell’ostrica rosa; il turismo culturale e religioso attraverso percorsi che integrino i nostri musei, le ville venete, le chiese, i palazzi storici, il patrimonio archeologico ed etnografico, il distretto della giostra e la valorizzazione dei nostri prodotti tipici.

Il turismo in Polesine credo che potrà diventare un importante motore economico, favorire l'incremento dei residenti e creare posti di lavoro.


AMBIENTE

Domanda di Gino B., Perù e Andrea M., Italia:
Sei conosciuto come un appassionato sostenitore della protezione ambientale. Cosa hai fatto e realizzato finora, come Sindaco di San Bellino?

Il sindaco D’Achille risponde:

Sei conosciuto come un appassionato sostenitore della protezione ambientale. Cosa hai fatto e realizzato finora, come Sindaco di San Bellino?

Risposta 2: Sono fiero e orgoglioso di questa definizione! Dal 2014, anno in cui sono diventato sindaco, l'orientamento del mio mandato è stato caratterizzato da molte scelte ambientali. Un ente pubblico non agisce per proclami ma per atti e alcuni di questi con regolamenti e piani sono stati molto stringenti nella direzione della tutela ambientale.

Si sono succeduti negli anni vari progetti con scopi ambientali diversi: la piantumazione di querce piramidali per realizzare i viali alberati di accesso al paese allo scopo di migliorare il decoro urbano; la realizzazione di un tartufaia sperimentale con la messa a dimora di oltre 300 querce con le radici micorizzate a tartufi con il fine di offrire un modello che incentivi a piantare alberi nelle campagne, offrendo una possibile leva economica all'agricoltura che oggi invece è portata al taglio degli alberi perché intensiva; la creazione di un grande parco pubblico di ben 8000 m² nel centro cittadino intitolato al primo cicloturista al mondo, Luigi Masetti, il padre del ciclo turismo mondiale. Un modo per dare un segnale forte alla vocazione cicloturistica della provincia di Rovigo ed inserirla in una visione internazionale per gli appassionati della bicicletta, e al contempo evitare in quel luogo una possibile futura speculazione edilizia.

A questi progetti ambientali se ne sono uniti altri come il progetto “I pilastri della terra” che ha previsto l'interramento dei cavi telefonici e l'eliminazione dei relativi pali, sostituiti con querce piramidali, così da favorire un cambio dello skyline e promuovere la cultura della ricerca della bellezza. Negli anni sono stati attivati anche progetti di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici che hanno avuto rilevanza regionale e nazionale, uno fra questi, il progetto “Ridiamo il sorriso alla pianura Padana” che nasce nel dialogo tra il mio comune e un piccolo comune della provincia di Padova. Dapprima è stata una sperimentazione che ha coinvolto una decina di comuni ma oggi è stato adottato da oltre 400 comuni nella Regione Veneto. È stato premiato al primo posto presso il Senato della Repubblica con il premio “100 mete d’Italia” come progetto riconosciuto nel 2018 tra i più incisivi, a basso costo e praticabilità perché per essere realizzato necessita del coinvolgimento dei cittadini e delle loro proprietà private.

Riunisce l’educazione ambientale e l’azione ambientale di mitigazione.
Di prossima realizzazione ma ormai già finanziato con 3,2 milioni di euro dalla Comunità Europea il progetto Life sulla biodiversità “Pollinaction” capitanato dall’università di Venezia in cui il Comune di San Bellino, unico nella nostra provincia, è stato scelto come partner operativo esterno: prevede la sperimentazione di corridoi fioriti per verificare l’impatto dell’inquinamento sugli insetti impollinatori.
 
Questi sono solo alcuni esempi che spero aiutino a comprendere quale direzione chiara è stata decisa e perseguita in questi anni.


Domanda di Arturo L., Italia:
Hai realizzato molti progetti ambientali e sociali a San Bellino. Pensi che alcuni di loro potrebbero essere replicati in altre città? In caso affermativo, fornire esempi.

Il sindaco D’Achille risponde:
Ho utilizzato fino ad oggi il mio comune come un laboratorio di sperimentazione di pratiche sociali e green che possono essere riproducibili in realtà molto più ampie...se l’ho fatto in piccolo lo possiamo fare in grande! In questo periodo stiamo lavorando per realizzare il primo comune d’Italia a barriere architettoniche zero… Un progetto ambizioso partito qualche anno fa ma già a buon punto. Dopo aver realizzato il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche abbiamo realizzato il primo parco giochi inclusivo dell’intera provincia di Rovigo; abbiamo realizzato la prima palestra di ginnastica all’aperto per gli anziani in provincia di Rovigo; abbiamo sperimentato un crowdfunding che si è concluso in modo positivo per realizzare l’abbattimento delle barriere architettoniche all’interno dell’edificio comunale stesso: il Comune è la casa di tutti! Pur potendo come comune economicamente sostenere la spesa abbiamo preferito coinvolgere i cittadini per sensibilizzarli e far così comprendere loro che la cosa pubblica è uno strumento necessario e importante per la comunità e per ciascuno.

Ci siamo riusciti e oggi il Comune è a barriere architettoniche zero. Il piccolo comune è un grande quartiere di una città, il piccolo comune è una sorta di laboratorio per sperimentare le buone pratiche in modo veloce rispetto ad una grande cittá. In questo periodo è partita la sperimentazione per abbattere le emissioni di CO2 su tutto il territorio comunale ed abbiamo deciso di concedere incentivi comunali in aggiunta a quelli nazionali per ogni residente che decide di installare pannelli fotovoltaici sulla propria casa perché riteniamo che questo sia un investimento in un opera “pubblica” che aiuta le famiglie e l’ ambiente.

La connessione in fibra è un altro grande progetto messo in campo per supportare la connettività di famiglie e imprese, un forte sostegno al progetto di diffusione della banda ultra larga FTTH, con la velocità di un gigabit al secondo, su tutto il territorio, incentivando, anche in questo caso, i cittadini che decidono di allacciarsi alla fibra, con un rimborso di tre mesi di abbonamento sul gestore telefonico scelto. Sono scelte, sono gesti che vogliono favorire una vicinanza tra la comunità e chi ha la responsabilità di fare le scelte per il bene commune.

Con questo metodo di coinvolgimento dei cittadini in progetti chiari e con una visione condivisa tesa al futuro, credo che interi quartieri delle città possano cambiare.



ATTRAZIONI LOCALI

Domanda di Lisa B., San Bellino:
Ci sono attrazioni naturali o artificiali e tradizioni a San Bellino che sono attualmente poco conosciute ma che potrebbero essere sviluppate in futuro?

Il sindaco D’Achille risponde:
Il mio comune è sede di un’importante basilica che potrebbe diventare meta di un turismo lento a sfondo religioso.

Esistono in Italia molti itinerari di pellegrinaggio “minori”, diretti a particolari luoghi di devozione. In questi anni si assiste ad una notevole crescita di interesse verso i cosiddetti cammini della fede e più in generale verso le vie storiche d’Italia. L’interesse si avverte anche nella riscoperta di tradizioni ormai ritenute perse, nella valorizzazione e tracciamento di antichi percorsi, come anche nella creazione di nuovi itinerari. Il Cammino degli Angeli, la Macerata-Loreto, Il pellegrinaggio a Superga sono soltanto alcuni esempi.

San Bellino è riconosciuta da secoli come importante meta per pellegrini di ogni provenienza, oltre a vantare un proprio itinerario della fede che ripercorre i luoghi della scoperta e del trasporto della salma del Vescovo martire Bellino. Il percorso ha un ideale inizio in concomitanza della scomparsa chiesa di San Giacomo, nel territorio del limitrofo comune di Fratta Polesine, da dove si arriva poi ai due Oratori lungo via Santa Maria che rappresentano i luoghi di sosta del feretro di San Bellino, fino a raggiungere il cuore del paese, nel luogo in cui riposano le spoglie del Santo. Dal 1774, quando Papa Clemente XIII elevò a Basilica la Chiesa di San Bellino e stabilì che il 26 novembre sarebbe stato festeggiato il Santo Patrono del paese, in coincidenza dell’anniversario della sua morte, la tradizione è andata radicandosi profondamente nel terreno delle tradizioni e della cultura popolare del territorio. Numerosissimi fedeli raggiungevano a piedi la Basilica nel giorno della ricorrenza, i più accompagnati dai propri amici a quattro zampe, con i collari adornati da un fiocco rosso: non tutti sanno, infatti che San Bellino viene ricordato come protettore dei cani, poiché sembra che dal momento del ritrovamento delle sue spoglie si verificarono alcuni miracoli, in particolare quello di curare la rabbia.

La tradizione non è mai sostanzialmente tramontata, tuttavia potrebbe trovare un nuovo impulso proprio grazie al consolidamento dell'itinerario di turismo religioso, grazie ad innovazioni per renderlo più accessibile, attrezzato e noto alla sempre più vasta comunità di camminatori e fautori del turismo sostenibile e responsabile. La filosofia del cammino, infatti, sposa i valori che hanno permesso a San Bellino di distinguersi come comunità e può essere una delle chiavi per integrare il nostro piccolo comune all'interno della rete turistica nazionale, europea e mondiale, favorendo la positiva interazione fra industria del turismo, viaggiatori e comunità locali, ma anche nel pieno rispetto dell'ambiente.



COVID

Domanda di Valeria G., San Bellino:
Cosa hai imparato dalla pandemia di Covid?

Il sindaco D’Achille risponde:
Ho imparato che la qualità della vita di una comunità è nelle relazioni tra le persone che la compongono, la diversità nel dialogo diventa ricchezza e il desiderio di contatto e relazione sono di grande valore, come l'aria che respiriamo. Respiriamo spesso senza consapevolezza ma comprendiamo il valore dell'aria quando questa ci viene a mancare anche solo per pochi secondi. Spero che la gente non dimentichi i periodi di lockdown perché in quel periodo le scale di valori si sono sintonizzate e l'attenzione alle persone, aldilà di ogni differenza culturale e sociale, è stata accomunata da un senso di appartenenza all’unica razza che esiste: la razza umana.



SINDACO e CITTADINI

Domanda di Michele C., Gran Bretagna:
Lei è Sindaco di San Bellino dal 2014. Che differenza, secondo lei, ha fatto durante i suoi anni in carica?

Il sindaco D’Achille risponde:
Aldilà delle innumerevoli iniziative sociali e di opere pubbliche- urbanistiche che possono essere comprese anche solo leggendo ciò che la stampa in questi anni ho scritto di noi, con una semplice ricerca su internet, ritengo che la vera differenza sia stata di metodo con il passaggio dalla partecipazione al coinvolgimento. “Partecipazione” e “coinvolgimento” sono due mondi differenti. La “partecipazione” nasconde una trappola perversa: i cittadini vengono appena consultati su cose già pensate e decise da chi detiene il potere. Il “coinvolgimento”, invece, prevede che i cittadini siano co-produttori e co-responsabili di quanto si decide. Qui il potere è comunitario. Con la mia amministrazione siamo per il coinvolgimento e i risultati di questi anni hanno dimostrato un vero cambio di passo nella gestione della res publica.

Questo lavoro è costante e rivolto sia nella realizzazione di nuove azioni o opere pubbliche ma anche per un lavoro più complesso e profondo sulla memoria della comunità.
Un’azione in questa direzione ad esempio è stata quella di coinvolgere persone che hanno vissuto esperienze che non devono essere dimenticate da una comunità e dalla memoria dei più piccoli: tre concittadini che hanno vissuto l’esperienza della deportazione e dei campi di concentramento. Uno di loro, Bellino, tutti i giorni puliva con la sua scopa il suolo pubblico antistante la sua abitazione pur essendo molto anziano. Qualche anno fa ho deciso di regalargli in modo simbolico una scopa per ringraziarlo per il servizio che stava facendo alla comunità perché le dava un esempio importante. Lo sottolineo sempre in ogni mio discorso con i cittadini: vietato non copiare! Ciò che viene fatto e valorizza la comunità va copiato e messo a sistema. Questi tre sopravvissuti alla guerra e ai campi di concentramento li ho coinvolti in una narrazione con le scuole, cosa che non avevano mai fatto in precedenza perché probabilmente il dolore non li portava a testimoniare l’esperienza vissuta. Questi tre anziani ci hanno lasciato in questi ultimi due anni ma il loro ricordo è forte ed è un monito all’impegno sociale.

Sosteniamo poi da anni economicamente la pubblicazione di libri su fatti e persone che hanno vissuto intensamente la vita comunitaria di questo mio comune e già da qualche anno premiamo gli studenti universitari che decidono di fare una tesi su aspetti storici e di tradizione che riguardano San Bellino.

Come diceva Theodore Roosevelt “Fai quello che puoi con quello che hai, nel posto in cui sei.”... San Bellino è il luogo in cui sono chiamato oggi a dare il mio contributo!

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